Due teli, un pacchetto di patatine, un tablet ed un cellulare.
Noi quattro, seduti sui sassi in riva al mare a prendere gli spruzzi delle onde.
Loro divorano le patatine, Zucco cerca uno sfondo per il mio tablet (anche se nessuno gliel’ha chiesto…)
ed io sfoglio Facebook.
A un certo punto noto una foto, la osservo, leggo la didascalia, mi rabbuio.
E Zucchetta fa domande.
Vuole vedere, vuole sapere.
D’altronde era proprio a fianco a me.
Così cerco la foto e le parole.
La foto la trovo subito ma le parole restano indietro.
Le cerco ancora, le rincorro e le blocco.
Restate qui ad aiutarmi.
Prendo coraggio e spiego.
Un’immagine divisa in sei foto, in sei brutture del mondo.
La pedofilia nella chiesa,
il turismo sessuale,
la guerra in Siria,
il traffico d’organi nei paesi più poveri,
le armi libere negli Stati Uniti e l’obesità dovuta ai fast food.
Poi gli racconto di quanto conti la fortuna rispetto a dove si nasce.
Loro ascoltano, attenti.
Finiscono le patatine e corrono a giocare.