Come ogni estate che si rispetti, ieri sera io e gli zucchetti siamo stati alla partita di calcetto annuale.
Zucco partecipa piu o meno settimanalmente ma essendoci la scuola, l’unica occasione per andarlo a vedere è in estate.
Le partite si svolgono in un centro sportivo a Bologna dove ho passato tutta la mia adolescenza.
Nonostante vari cambiamenti, la struttura non è stata stravolta con mia grande gioia.
Passeggiare lì dentro è come tornare indietro nel tempo.
Per una magica combinazione di elementi, Zucco ha giocato benissimo.
Un po’ per i nove chili abbandonati e un po’ per gli spettatori annuali!
Ha fatto delle parate mirabolanti, tuffandosi com’è nel suo stile.
Io non sono nemmeno riuscita a giochicchiare con il mio tablet, tanto era avvincente.
Finita la partita, due signori hanno fatto i loro complimenti a Zucco dicendogli che aveva giocato meglio di Buffon!!!
Noi tre di là dalla rete ci siamo divertiti, grazie anche a una lista di nomignoli che abbiamo assegnato ad ogni giocatore.
Il nostro idolo: “Buffonglifaunbaffo”,
poi c’erano il simpatico “Sputacchione”, “Gambette corte”, ” Obelix”, “Testino”, “Vecio”, “Frankestein”, “Napuletano”, “Elfo” e per finire “Folata maleodorante”.
Come vuole la tradizione gli Zucchetti hanno mangiato il gelato, sono saliti sulla locomotiva antica e si sono addormentati in macchina.
È bello che Zucco coltivi questo divertimento anche per la ballotta con cui dopo si va a bere una birra in allegria.
Alcune volte mi ritrovo in ciò che scrivi……pensieri,coincidenze…….anche noi ieri eravamo a tifare il babbo che giocava a calcetto……segnali del destino!!!!!!
E neanche a lui frega niente del coro!!!
Ma non solo…..il tuo gatto, ad esempio e’ il clone del mio Zorro,aime’ scomparso:((((!!!!!!l,il modo di arredare la casa(quel divano e’ uno spettacolo)!!!……..anche,purtroppo,il rapporto che abbiamo con i nostri suoceri………,molte similitudine sull educazione di figli ( anche se il mio biglietto da visita devo dire che non è’ stato dei migliori……all’Antoniano)),su come approcciarsi verso il “diverso”.Una cosa, invece,che tu hai e che io non ho mai avuto e ‘ la fede e la frequentazione della parrocchia…io non ce la faccio proprio!!!!
Cara Stefy, il tuo biglietto da visita a me è piaciuto!
La frequentazione della parrocchia è in fatto molto personale e soggettivo. Sono convinta, ahimè, che se non avessi incontrato un Don così imperfetto e dei catechisti così mondani, probabilmente ne sarei lontana anch’io.
🙂 !!!!