Prima o poi la domanda doveva arrivare.
Ci pensavo già da tempo ma un conto è pensare e l’altro è provare.

Io e mia figlia eravamo in macchina.
Parlavamo della letterina di Natale e lei arrabbiata ha detto che tanto Babbo Natale non esiste.
Lo sapevo, lo sapevo che l’aveva capito da un po’ di tempo.
Io le ho risposto che esiste solo per chi ci crede.

Io a questa storia di Babbo Natale ci ho pensato varie volte.
Sono sempre stata una mamma estremamente sincera ma l’area fantastica l’ho sempre trattata diversamente.
Credo che la fantasia sìa un valore da tutelare alimentandolo il più possibile.
La fantasia aiuta a vivere meglio e a tirare fuori le proprie emozioni.

Entrambi i miei figli hanno scelto da soli quando smettere di credere a certe storielle inventate con amore.
La fantasia è sempre stato un linguaggio tutto nostro col quale comunicare alla pari.

Appesi ad un filo ci sono gli Gnagni che continuano a scrivere, gli Gnomi che fanno l’appello (ma non ogni sera…), le voci dei pupazzi che parlano ormai da anni e chissà quanti altri che non mi vengono in mente.

Fantasia fa rima con magia e ancora oggi combatto anche per me perché nessuno me la distrugga.

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