Sto camminando lungo il viale quando da una porta esce una figura. La guardo da dietro e la riconosco. Non ricordo il nome ma tutto il resto, sí che lo ricordo. Pochi passi per decidere e non so nemmeno ancora quanti. Non riesco a decidermi fino a che la bimbetta provocatoria mi lancia una delle sue sfide: ” Vediamo se hai il coraggio!”

In fondo che cosa perdo?

“Mi scusiiii, signora” lei si gira e non posso più tirarmi indietro. E allora chiamo lei in soccorso, la bimbetta che é tanto brava a provocarmi quanto a tirare fuori il mio meglio: la semplicità e la nudità di parole dirette. Cosí mi sto rimpicciolendo proprio di fronte alla donna che qualche mese fa ho detestato, anche se mi rendevo conto che ricopriva semplicemente un ruolo. Ma ora é qui davanti a me, ad armi pari se non i nostri occhi dentro quelli dell’altra. E anche lei trasforma i tratti del suo viso fino a sorridere e a guardarmi incuriosita. Cosí racconto, così le spiego, così le chiedo. Cerca nella borsa, scrive su un’agendina, ci salutiamo.

É il minimo, per ringraziare il cielo della giornata trascorsa…