Me le ricordo tutte quelle ore davanti alla TV nel poco tempo libero, a riempire la testa di niente, di altro da me. Me la ricordo quella sensazione di perenne insoddisfazione senza un motivo. Me li ricordo quei giorni di finta gioia per un nuovo acquisto o una serata alcoolica in cui tutto era dilatato, sospeso, dentro una bolla. Risate, leggerezza e in fondo quanta pesante tristezza…Me le ricordo tutte quelle ore in negozio quando la noia s’impossessava del mio tempo e il conto alla rovescia per la chiusura era una costante. Me lo ricordo quel senso d’inferiorità al di fuori di quelle quattro mura dall’illuminazione fasulla e quella voglia di essere qualcuno. Me lo ricordo il mio modo di giudicare, di trarre conclusioni, di restare ferma nel mio quadratino di gabbia. Me li ricordo i miei progetti che finivano sempre in una vacanza in un posto lontano o in un altro spazio da riempire nel mio armadio. Me le ricordo tutte quelle ore di lavoro che arrivavo alla vigilia crollando distrutta sul divano.
Ricordo. Tutto ricordo. Ricordo anche che quella lei, oggi, è un’altra persona.
Un’altra persona che si ritrova sulla casella di partenza a ritirare il dado per sapere dove saltare.
Un bel percorso di rientro in se stessi e fare il balzo per andare oltre quel che abbiamo visto e non vorremmo ripetere, un balzo per sentire che vivere ha senso quando una costante evoluzione/crescita avviene all’insegna della consapevolezza…Auguri di cuore per giorni sempre più trasparenti e chiari e che la notte sia il luogo dell’intimo pensiero, abbraccio perenne di luna d’amore.