Una sera di febbraio mi telefona Simona, un ex corista con la quale sono rimasta in contatto.
Mi parla di un piccolo progetto fatto di musica e solidarietà.
Ha pensato di registrare una canzone con qualche sua amica del pallone e qualche ex del coro per poi farne un cd da vendere per una buona causa, un’associazione di volontariato: “Il sogno di Lucrezia”.
Poi mi manda un pezzetto della canzone ”Bailando” cantata dalla sua voce con il testo personalizzato.
Io sono perplessa perché quei nomi, inseriti nel testo, sono di persone che non conosco ma lei mi rassicura dicendo che gli amici interessati e coinvolti sarebbero stati tanti.
Così tra una telefonata ed una chat siamo riusciti a trovare una sera per incontrarci.
Purtroppo mia sorella non è potuta venire per un’influenza.

Giovedì sera sono salita al settimo piano di un palazzo della periferia bolognese.
Due cani teneri e abbaianti mi hanno accolta già dall’ascensore.
E sono entrata nella casa di Simona, accogliente e piena di vita.
Lei un fiume in piena mi ha ricoperta di entusiasmo.
Poco dopo ci hanno raggiunte due sue amiche, mamme del pallone, il suo ex compagno di duetto, poi Eloisa (la mia cara Teru Terubozu) e Fabio (il fiore dagli occhi azzurri!)

Io e Teru Terubozu
Io e Teru Terubozu

Intanto sbucavano i vari componenti della famiglia!
Passati i primi imbarazzi ci siamo presentati e accomodati sul divano con il testo fresco tra le mani.
Simona ha avviato la base e ci ha fatto sentire la sua versione di Bailando, cantandola.
Eloisa, che è una cantante professionista le ha fornito tutti i consigli per armonizzare il brano. Ma a un certo punto è arrivata puntuale la risarola, quella leggera e birichina…
Io avevo la voce mononota ma alla fine riuscivo a cantare solo quella più alta…
Così abbiamo deciso le parti da solisti, i cori, le frasi parlate e le sfumature.
E pian piano è arrivata la magia, quella che riesce a far splendere delle parole appiccicate ad una base.
Poi è iniziato il divertimento mentre tutti insieme cantavamo tra risate, strafalcioni e stupore.

Il sogno di Lucrezia

Dentro di me pensavo a quanto fosse bello cantare ancora insieme, in un qualsiasi pomeriggio di marzo, nella casa di una compagna d’infanzia corale…