Sono passati tre anni dall’ultimo incontro.
Questa volta, grazie all’ospitalità di un’amica, ci siamo trovati al 29 di una via di Bologna dentro una serata tiepida.
Nella penombra tutti gli invitati arrivavano pian piano davanti al cancello, chi con una bottiglia, chi con della
curiosità.
Perché questo genere di serate muove un sacco di energie ed emozioni intense.
Noi, ex coristi del Piccolo Coro, siamo quasi tutti dei mezzi estranei che difficilmente si frequentano nella vita di tutti i giorni ma al tempo stesso siamo tutti fortemente legati.
E basta una frase o un aneddoto per scovare ricordi dimenticati e l’atmosfera è leggera, di quella leggerezza così benefica perché è la stessa che si provava da bambini.
E basta uno sguardo o un abbraccio forte per sentire un legame ancora forte che non si può cancellare.
Alla fine eravamo 26 tutti insieme nella taverna tra tranci di pizza mista e squisitezze varie. Ognuno a parlare, a sfogliare il libro dello Zecchino d’oro, a ridere di gusto o a cercare di ricordare qualcosa o qualcuno…”Ma tu in che anno sei entrato? E quando sei uscito?”, per riuscire a collocarci nel periodo trascorso insieme.
Perché come ha detto qualcuno, far parte del coro era come appartenere a una comunità dove si condividevano un sacco di cose, tutti i giorni per anni! Abbiamo mangiato insieme, dormito, viaggiato, vomitato, ci siamo visti in mutande e vissuto milioni di situazioni nel periodo della nostra infanzia.
Poi durante la serata, abbiamo cantato prima timidamente poi a squarciagola, spogliandoci di tutti quegli imbarazzi che ostacolano la spontaneità. In coro e da solisti, ognuno riportando le proprie caratteristiche…
E l’immagine che mi è venuta in mente è quella dei palloncini nelle feste di paese: tutti diversi e sospesi nell’ aria grazie all’elio, nel nostro caso la Musica.
E certamente Mariele è stata tra noi: dentro le parole scandite delle canzoni, nei gesti della nostra direttrice improvvisata e nelle varie simpatiche imitazioni… ma soprattutto in quella parte di noi che dopo tutti questi anni abbiamo tenuto stretta.
Dev’essere come una reunion con i vecchi compagni di classe, giusto?
Complimenti
K!
Molto più intensa. Come se tu con questi compagni ci fossi andato anche ripetutamente in vacanza…. o comunque ci avessi vissuto esperienze molto intense!
la comunità è la massima espressione del valore umano nella nostra esistenza…