Un amico mi ha detto che il mio disorientamento è dovuto alla ricerca.
Dice che quel vuoto che sento è il motore della mia esistenza, che il mio non accettarlo è vita!!!
è la mia vita!!!
Aggiunge che l’unico vero fallimento che un essere umano può fare è quello di ignorarsi, di ignorare i suoi pensieri, le sue sensazioni, i suoi sentimenti.
Sbagliare, cadere, farsi male non è un fallimento ma il miglior modo per capirsi.

Sognare e veder svanire un sogno è un motore di emozione e l’emozione è vita, non sognare e non fallire niente è tempo buttato che nessuno ti restituirà più.
La vita senza emozioni non ha senso di esser vissuta.
Mi dice di non smettere mai, per nessuna ragione al mondo, di ascoltare i miei sentimenti, le mie emozioni e di cercare chi sono…

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E in questo periodo confuso, cerco di stare ferma, di far sedimentare questa inquietudine.

Sono arrivata ad un punto di domanda dove tutto ciò che ho fatto ad ora non basta più.
Ho bisogno di nuove cose,  aria fresca, altri progetti, idee.
Ma certamente tutto ciò non deve assolutamente dipendere dai miei figli.
E più respiro questo atteggiamento, più lo rifuggo…

Per quanto la mia vita sia frenetica, la mia energia deve detonare.
Da qualche parte, in qualche modo, con qualcun’altro.

Perché io, non riesco ad abituarmi all’abitudine.