Credevo che la droga fosse ormai un problema del passato visto che non se ne sentiva più parlare…ma a quanto pare quest’estate è tornata ad essere la protagonista di servizi giornalistici e dibattiti.Dopo la morte di un sedicenne e la relativa chiusura di una discoteca, non si sente parlare d’altro. E ci si attaccano in fila tutte le notizie similari che parlino di giovani e droghe. Molto triste. Perché di giovani si sente parlare sempre meno come se non esistessero.
Si parla degli effetti tralasciando le cause.
Perché un giovane può arrivare alla droga?
Che cosa lo spinge?
Perché bruciare la propria vita?
Chi lo aiuta?
E i quesiti sono tanti e complessi.
Perché più leggo nozioni e studi sul l’adolescenza e più mi rendo conto di quanto sia una fase fragile, delicata e importante.
Questa totale apertura al mondo ha aperto spazi enormi in cui chiunque barcolla e ricerca un equilibrio. Se poi l’identità non è ancora formata, il senso di smarrimento sarà maggiore.
Perché anche se all’apparenza un adolescente sa tutto e non ha bisogno di nessuno (a parte gli amici) è anche vero che non ha ancora gli strumenti per orientarsi in tutto questo caos. E non ha nemmeno un futuro roseo all’orizzonte. Quali esempi? Quali valori? Il denaro? La fama? La bellezza?
Come si possono fare progetti senza obiettivi?
Quindi ancora di più la parola d’ordine diventa “tutto e subito” o “cogliere l’attimo” perché domani, domani non si sa.
Ed io nel mio piccolo ce l’ho messa tutta a trasmettergli ottimismo, creatività, determinazione, costanza e coraggio.
Ma io tra un po’ non sarò più l’esempio dei miei figli perché il loro mondo sarà fuori.
Quanta verità e accettazione nell’ultima frase. ..io mi godo ancora un poco la totale dipendenza da papà (e mammà) della mia principessa che ha 3 anni…ma sò che prima o poi anche io diventerò poco più che ininfluente…nel frattempo uno ce la mette tutta…
Fuori di casa tutti noi, credo, abbiamo fatto esperienze più o meno positive al riparo dagli occhi dei genitori.
Credo che la grande differenza consista nelle persone che i nostri figli frequentano, perché bastano 1-2 mele marce per guastare il gruppo.
Nella mia esperienza posso dire di essere andato tantissime volte in discoteca ed a locali, ma MAI nel nostro gruppo sono girate droghe, né nessuno di noi ne ha mai accennato.
L’unica concessone è stata un po’ di erba, forse per farci sentire grandi, ma si è sempre trattato (quelle poche volte) di bravate e non di abitudini.
Certo mi fa un po’ di ‘paura’ pensare che anche mio figlio 13enne trapochi anni potrà vivere certe situazioni, spero di dare a lui gli insegnamenti giusti.
Ciao ZZ.
K.
chissà quando chiuderanno lo stato dopo il suicidio di un imprenditore o dopo che una famiglia si è distrutta la vita a causa dell’inconsistenza della società…
mi fa terribilmente incazzare solo sentire l’idea del rimedio…
chiudere la discoteca… risolve cosa???
avete mai notato il tono con cui vengono date queste notizie?? il tono di voce degli inviati o le frasi struggenti di quelli che scrivono gli articoli?? quasi come a prendere coscienza di una drammatica conseguenza contro la quale non si può nulla….
ci sono responsabilità e ci sono rimedi…
certo non puoi evitare nulla, alcune perdite e alcuni destini ci sono sempre stati e sempre ci saranno.. ma la tolleranza no, in questo caso non deve esistere…
solo sperare nella lotteria della fortuna, se sei genitore di un adolescente…
BALLE, sono tutte balle e hanno davvero stancato.. almeno a me…
il tono deve essere diverso… deve essere incazzato e autoritario.. deve censurare certe scelte, andare contro alla stupidità e non arrivare quasi a giustificarla indicando questo e quel colpevole…
I ragazzi, le persone, i genitori, gli adulti devono RESPONSABILIZZARSI… che non vuol dire essere certi di impedire che capiti a loro, ma essere determinati a fare tutto ciò che è nelle loro possibilità perchè non capiti, si tratti dei loro figli o dei figli di altri… bisogna schierarsi CONTRO certe scelte, e farlo a gran voce, non tollerare, non cercare alibi ma distruggere l’ideologia di essere figli di un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto… le scelte si fanno e se si fanno usando la testa è meglio…. i genitori, la società, le persone devono riprendere in mano i valori, non per andare in paradiso ma per vivere sulla terra tutti in modo migliore….
(scusate lo sfogo, ma oggi non funziona il climatizzatore in ufficio ed evidentemente soffro il surriscaldamento.. 🙂 )
Sono d’accordo con la tua rabbia ma arriva un punto in cui i fattori cambiano. Credo fermamente che aver insegnato certi valori conti ma ciò che più mi spaventa sono quei figli che non li hanno ricevuti. E arriva il momento in cui si scelgono gli amici che possono essere di tutti i tipi. E lì, forse, entra in gioco la fortuna……oppure proprio per sentirsi grandi, sfidano i tuoi insegnamenti….mah….speriamo di no
io penso non si debba parlare di fortuna…
P.S mi spiace per il condizionatore rotto😉
anche a me… :)))
L’ha ribloggato su tuttamestessa.
Grazie!