Alle 16 siamo andati al centro visite saline per acquistare i biglietti prenotati stamattina (per un totale di 40€).

I bimbi non dovrebbero pagare per dare la possibilità alle famiglie di fare più cose.

Quindi ci siamo seduti in una sala dove un ragazzo ha spiegato come avviene la raccolta del sale.

 

Dopo vari travasi di acqua da una vasca all’altra per la durata di quattro mesi, si passa alla raccolta della durata di un paio di settimane.

Quest’anno per la prima volta, a causa del maltempo, non hanno raccolto sale poiché l’acqua non è evaporata.

Poi ci ha descritto i microrganismi di cui si nutrono i fenicotteri, la colorazione rosa dell’acqua dovuta dalle alghe rosse e molto altro.

Infine ci ha spiegato lo svolgimento della gita che avremmo fatto.

Dopodiché ci hanno fornito di caschetto e binocolo e a piedi ci siamo avviati lungo le saline.

Poco dopo siamo saliti su una barca elettrica che ci ha trasportato nel canale circostante.

Intanto la guida spiegava i vari tipi di vegetazione come il limonio, pianta portafortuna dei salinari, i settembrini, fiori lilla che fioriscono a settembre e alcune specie di piante grasse (a causa della salinità dell’acqua).

Ci ha raccontato che il colore rosa dei fenicotteri dipende da alcuni microrganismi che si nutrono di alghe rosse.

Durante la lenta navigazione siamo passati sotto ad un ponte talmente basso che abbiamo dovuto abbassarci a chinino dentro la barca per non sbattere la testa.16

 

Ovviamente è stata una delle cose che è piaciuta di più ai bimbi!

Dopo pochi minuti siamo scesi dalla barca e abbiamo camminato in mezzo alle saline, ammirando il paesaggio lunare. I colori erano svariati e l’atmosfera piacevole.

 

 

 

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La guida ci ha raccontato altre cose tra cui gli effetti del “limo” il fango argilloso presente nelle saline che si dice rendesse le gambe delle salinare, le più belle della Romagna, grazie ai suoi effetti benefici.

 

Poi ha parlato della salina del Camillone in cui la raccolta avviene artigianalmente e c’è la possibilità di partecipare, portando a casa un pacco di sale come ricompensa. Invece nelle altre vasche, dagli anni ’50, alla raccolta provvede una macchina.

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Zucchetto raccoglieva sassi, Zucchetta cercava animali, Zucco filmava ed io fotografavo.

Ognuno impegnato nella sua direzione.

 

Dopo un po’ siamo tornati alla barca e sulla via del ritorno abbiamo assaggiato il sapore di una pianta salata: la salicornia che veniva utilizzata come sale dei poveri.

Lungo il tragitto i bimbi toccavano l’acqua dalla barca.

 

Tornati al punto di partenza abbiamo comprato una confezione di sale che gusteremo nella prossima pietanza.

 

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