Mi è capitato di leggere un articolo che parlava di una madre. Si lamentava del fatto che l’inserimento all’asilo sia una cosa esageratamente complicata. Asseriva poi che se in Italia ci sono dei bamboccioni è anche grazie a tutte queste campane di vetro.

http://27esimaora.corriere.it/articolo/i-bamboccioni-nascono-allasilole-follie-dellinserimento-allitaliana/

Io non sono d’accordo.

Quando leggo queste cose percepisco una sorta di “fastidio” legato al fatto che la cura per un bambino richieda tempo e attenzione. Tempo e attenzione da togliere alle proprie cose.

Ma quando un bambino è piccolo ha bisogno di noi, non esistono giustificazioni. L’indipendenza si fonda sull’autostima ed il cerchio si chiude sempre allo stesso modo. Più seguiremo i nostri figli da piccoli e prima diventeranno indipendenti. Ma bisogna mettere in conto che per un po’ il nostro tempo diventerà il loro. L’accudimento di un figlio si nutre di cibo per il corpo e per la mente.

Spesso invece i Bamboccioni sono proprio quelli che fin dai primi mesi di vita sono stati sballottati come pacchi postali da un posto all’altro. Gli stessi che non hanno potuto imparare la differenza tra il buono ed il cattivo, il bello ed il brutto attraverso le emozioni. Proprio quelli che hanno una concezione dell’amore distorta. Perché l’amore è fatto di cura, costanza e spesso sacrificio.

Ho come l’impressione che questi generi di mamme che tanto denigrano la psicologia, in realtà la temano.

Concordo sul fatto che il regalo più grande che possiamo fargli è l’indipendenza ma per raggiungerla servono tempo, attenzione e amore.

Perché fregarsene è più semplice.