Oggi è il secondo giorno che Zucchetta va in biblioteca da sola, per frequentare un piccolo corso in preparazione alle medie.

Sinceramente ho avuto qualche ripensamento quando, dopo sole due settimane di vacanza, si sarebbe dovuta rimettere a studiare.
Perché per quanto non lo si voglia ammettere, le aspettative che si hanno per il primo figlio sono sempre le più pesanti. In realtà la mia aspettativa corrisponde al volerla alleggerire dalla paura delle medie che tutti seminano con enorme pesantezza. Al tempo stesso però mi dispiace che abbandoni per una settimana la spensieratezza dell’estate.
In ogni caso, lunedì, al primo rientro, mi ha raccontata entusiasta tutto quello che ha fatto con mio grande sollievo.
Ha compilato schede, piegato origami e guardato filmati. Dai fogli del quadernone mi sono sembrate schede stimolanti.
Ho cercato di soppesare questa scelta, facendola andare sola alla biblioteca che dista 1,5 km da casa con un grande attraversamento.
Ancora una volta si è dimostrata cocciuta ma risolutiva: non ha voluto che le scrivessi il suo numero di cellulare per fare la ricarica e una volta in tabaccheria, mi ha telefonato dal loro numero.
Stamattina, vederla uscire con la sua borsa sulla spalla mi ha fatto uno strano effetto fatto di gioia e dolore…



Piccola donna cresce..:)
Ed io con lei…:)
Pensa che io mi sono emozionato pensando a quello che da mamma hai provato a vederla uscire.. e pensando a quando sarà il mio di figlio ad uscire di casa da solo…
Sono momenti importanti…
Probabilmente più coinvolgenti per i genitori che per i figli..
Direi più “consapevole”… 😉