Dalla mia postazione alta del bus, guardavo le persone che nel senso opposto guidavano.
Ne ho visti di ogni tipo: ragazzi, donne anziane, uomini di mezz’età.
Mi sono detta che al giorno d’oggi sono veramente poche le persone che non sanno guidare.
È più facile trovare persone che sappiano guidare piuttosto che persone che sappiano cucire un bottone.
Siamo diventati operatori di macchine usando sempre meno il nostro corpo.
Mani per impastare, lavare, strofinare, cucire…
Gambe per camminare, correre, sorreggere…
Spingiamo pulsanti e giriamo manopole.
Forse questo risparmio di fatiche dovrebbe lasciare più spazio alla fatica mentale.
Non mi piace il pessimismo ma ahimè percepisco una sorta di appiattimento anche in questo campo.
I televisori e gli acquisti sono diventati i nostri luoghi di pensiero.
Tutte queste macchine ci stanno facendo trasformare sempre più in esseri senza manualità.
A forza di usarle stiamo dimenticando come si fanno le cose.
Abbiamo perso le nostre facoltà manuali e non sapremo insegnarle ai nostri figli.
Restano strascichi di eredità che teniamo stretti o qualche corso da inseguire.

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