La bellezza dei quarantuno anni sta proprio nel sentirsi in quarantuno modi diversi.
Al mattino, “mamma” che mette in moto la famiglia.
Al bar a bere un caffè, “fidanzata” con il compagno.
Allo snack della cucina, “moglie” che blatera e decide .
Al lavoro, “lavoratrice” impegnata e smaniosa di dimostrare capacità.
Al telefono con la mamma, “figlia”che racconta.
Nelle chiacchiere con gli incontri , “amica”.
Alla sera, qualche volta, “cantante”.
Negli attimi di necessità, “scrittrice”.
In chiesa “spirituale” e qualche volta “spiritosa” visti i pensieri che mi corrono in testa.
E poi tanti altri modi di sentirsi.
È come far vivere tante persone in una, scoprendone via via delle nuove.
Sinceramente, a vent’anni, io mi sentivo solo una persona.
Ora è più divertente.