Oggi ero al parco, seduta su una panchina.
I bimbi giocavano ed io mi stavo già pregustando la mia lettura.
A un certo punto è arrivata una signora anziana, trasandata ma con due tocchi di accuratezza: smalto e rossetto color corallo.
Mi ha chiesto se poteva sedersi e dopo pochi attimi di egoistico fastidio, le ho offerto un sorriso e dimenticato il libro nella borsa.
La signora aveva un bastone e le tremavano le mani.
Abbiamo scambiato qualche frase di circostanza e non mi è parsa una chiacchierona (io di certo lo saró…)
Poi è arrivato correndo mio figlio, chiedendomi di tenergli uno dei mille bastoni che raccoglie.
Lo ha appoggiato alla panchina ed io ero in mezzo a due bastoni.
Mi è sembrata l’ennesima anziana sola poi magari nella vita è stata una carogna e questo è il prezzo che sta pagando.
Peró vedere vecchiaia e solitudine a braccetto è qualcosa di orribile e sono terrorizzata all’idea di fare la stessa fine.
Credo che la solitudine sìa peggio della malattia e spesso mi domando se ci si arrivi inevitabilmente o se sìa una conseguenza di come si vive la vita con gli altri.
Quando è stato il momento di andarmene mi è dispiaciuto tanto lasciare quella vecchina sola sulla panchina col suo bastone.