Venerdì pomeriggio alle 16 avevo appuntamento con Ivan, a casa mia, per l’intervista sul tgr RAI3 Emilia Romagna. Ero tornata da poco dal lavoro e dovevo raccogliere le idee e gli oggetti adatti al caso. Quindi ho preso la mia piccola divisa di lino azzurra, la moneta di Mariele, i distintivi dei vari cori di appartenenza (Piccolo Coro dell’Antoniano, Piccolo Coro “Mariele Ventre”, “Vecchioni di Mariele”), la rivista dell’Antoniano sul 18° Zecchino d’Oro, il diario “MI MU MA” dell’Archivio dei Diari e le foto in bianco e nero. Ho riordinato l’ufficetto e cercato il vestito giusto…non troppo elegante nè troppo sportivo, che rispecchiasse il mio stile e mi facesse sentire disinvolta. Ero nervosa, molto nervosa perché conoscendo un pochino il mondo televisivo so che da un’intervista se ne può uscire splendidi o ridicoli. Nel frattempo marito e figlio litigavano per motivi logistici nonostante le mie richieste di tranquillità, “Per favore, che sono già abbastanza agitata”.
Macchè.
Alle 16 spaccate è arrivato Ivan insieme ad un cameraman cordiale e dopo
due chiacchiere, abbiamo fatto la prima ripresa nell’ufficetto, facendogli sparire il sorriso. Chinato nel sottotetto, gocciolava sudore mentre mi diceva come inclinare il viso (e il mio fantastico mento…).
La seconda parte del servizio si è svolta in sala, seduti sul divano con il cane dietro alla schiena di Ivan, il giornalista. E mi faceva sorridere vedere un microfono in casa mia e qualcuno che s’interessasse in modo serio al mio sito di Testimonianze Musicali, collegato alla mia lunga storia all’interno dell’Antoniano. Quindi mi chiedeva del mio 18° Zecchino d’Oro, di Mariele, dei miei figli, del coro dei “Vecchioni di Mariele”, del mio scritto, dei distintivi, in un susseguirsi di domande semplici. Poi finita l’intervista abbiamo parlato ancora ed è stato bello incontrare qualcuno di “veramente” in ascolto. Chiaramente hanno dovuto fare una scelta sul girato perché sennò l’intervista sarebbe durata troppo e sono stata molto soddisfatta del montaggio finale.
È difficile riassumere in due minuti la storia di una vita ma coglierne l’intensità ancora di più…