Nel giorno otto, dell’infinito, abbiamo visitato questo piccolo, grande museo all’interno della sala consiliare del cinquecentesco Palazzo Pretorio a Pieve di Santo Stefano: “Il piccolo museo del Diario“. Ingresso gratuito.
Un luogo di oltre settemila memorie custodite, dal 1984 nell’Archivio diaristico nazionale fondato da Saverio Tutino.
Nessuna vetrina polverosa, luci al neon, scritte incomprensibili…come spesso accade di trovare nei musei ma, anzi, una sapiente mescolanza di storia e tecnologia che ha catturato la mia curiosità e quella dei miei figli (piccole teppe…)
Ho apprezzato come sono state valorizzate le storie grazie a luci, cassetti, filmati, scritte…
Nella prima sala c’era una parete colma di cassetti e ante apribili dai quali uscivano voci narranti e diari scritti.
Nella seconda sala, un tavolo touch, illuminato da lettere, parole, frasi che toccandole avviano dei filmati. Sopra al tavolo una macchina da scrivere dai tasti tondi.
Nella terza sala, un lenzuolo matrimoniale dove, Clelia Marchi, una contadina e scrittrice, scrisse la sua autobiografia con una forma incantevole. In cima, la sua foto e quella del marito tra ricami.
Poi una grande sala antica dove chissà quante discussioni avranno circolato.
E credo sarebbe meraviglioso se ogni famiglia andasse a rovistare dentro ai propri bauli o dentro ai propri ricordi per ritrovare il vero patrimonio: la sua storia.
Ognuno di noi dovrebbe avere oltre alla Carta d’Identità, la sua “Storia d’identità”.
forse il mescolare tecnologia e memoria storica nella mia mente stona un pò, ma l’idea… l’idea di un museo del diario è qualcosa di terribilmente fantastico!!!
Spero riuscirete a visitarlo…perché è un’esperienza davvero straordinaria. Un piccolo gioiello che il nostro Paese può vantare come un unicum. Io lo amo moltissimo e ogni volta che torno è un’emozione incredibile.
fantastico, questo commento accresce la possibilità di vederlo..
Pur essendo toscana, non ne conoscevo l’esistenza! Grazie per avermelo fatto conoscere 🙂
Ne sono contenta!
Da toscano (anche se vivo fuori) devo dirti che come toscana non hai più scuse..!!! A parte le battute, devi andare davvero, è un’esperienza incredibile, che Francesca ha ben descritto. Ma come ogni cosa, viverla in prima persona ha tutto un altro sapore, e un altro effetto. Vedrai che tornerai sorpresa e affascinata!
Grazie Francesca per questo bellissimo omaggio al Piccolo museo del diario, che io amo particolarmente…ti avevo promesso che ti avrei letta, spero mi perdonerai per il ritardo! Ma sono felice di aver mantenuto la promessa…