Oggi mi sono concessa una colazione in solitudine.
In terrazza, ho aperto il tavolino e goduto del sole caldo.
Sentendo il verso di alcuni uccelli ho avuto quella sensazione di risveglio che precede l’estate.
In un solo momento sono rimasta amareggiata pensando che invece l’estate è finita.
Domani, con l’inizio della scuola, si ricomincia con i ritmi frenetici, con il poco tempo insieme, con le tante cose da fare.
Devo trovare la spinta per una partenza ottimale.
Stamattina l’ho trovata così…


È quella tristezza mista a senso di angoscia che mi prendeva da piccola, segnata appunto dall’inizio della scuola come linea di confine tra estate e inverno (saltando a pie’pari l’autunno) e i lunghi mesi a venire mi facevano salire le lacrime agli occhi…per fortuna, c’è lo spirito di sopravvivenza e di adattamento. Ci si abitua a tutto. E l’estate, quella tornerà…
La differenza è che questa tristezza è grande anche per me. Mi sento quasi morbosa sentendo il coro di mamme che non vedono l’ora che i figli tornino a scuola…
Ogni inizio segna un passaggio e chi è attento non può non soffrire per un distacco, anche se metaforico…
Allora devo diventare distratta!!!!