Ogni volta che i bimbi sono a casa per qualche giorno, si ripresenta il problema.
Perdono l’abitudine ad annoiarsi.
Tutte le loro attenzioni sono rivolte a televisione e videogiochi.
Qualsiasi altro gioco ha meno attrattiva per loro, qualsiasi.
Così ci si ritrova a dover cronometrare i momenti tecnologici perché da soli non possono gestirseli.
Il giorno di Natale ho provato a lasciarli liberi e non hanno fatto altro, nonostante i regali ricevuti.
Questo è un problema della maggior parte dei genitori di questa generazione.
Molti ne sottovalutano gli effetti, rimandando il problema.
Ma focalizzarsi solo su questi giochi, atrofizza fantasia e creatività.
D’altra parte non si può nemmeno vietarli perché sarebbe peggio.
Quindi ci troviamo tra il passato ed il futuro con grande fatica a mantenere un equilibrio.
E’ proprio difficile.
Tutte queste tecnologie ci stanno schiacciando. Bambini, ragazzi, ma anche adulti!
Ovunque siamo abbiamo sempre il cellulare in mano. Alla fermata dell’autobus, sull’autobus, davanti a scuola mentre aspettiamo i nostri figli, dal dottore, nell’intervallo di un film o di uno spettacolo…..insomma ci accompagna sempre. Noi adulti per mandare messaggi, controllare Facebook…..i ragazzi molto più per giocare.
E’ una comodità che si è trasformata in un vizio e non ne possiamo fare a meno o così ci sembra.
Poi ci sono i tablet, i pc, i Nintendo, la Wii, la psp, la play station e chi più ne ha più ne metta!
Insomma la nostra vita gira attorno a queste macchine. Sempre più difficile è dosare il tempo da dedicare a queste. Sempre più difficile è staccare i ragazzi.
In casa nostra ci sono regole e non si superano certi tempi ma sembra davvero che senza queste macchine non sappiano più cos’altro fare.
Condivido in pieno che tolgono fantasia, creatività, dialogo. Vero è che stimolano la mente ma la dipendenza non va bene.
Ci troviamo tra il passato e il futuro. Siamo in un presente così diverso che fatico ad accettarlo e mi trovo spiazzata e in contraddizione tra quello che penso sia giusto e quello che inevitabilmente devo concedere ai miei figli.
È proprio un mondo diverso, nuovo, migliore o peggiore? Chissà……..
Forse come ogni cambiamento deve avere dei tempi di digeribilità…