Il primo dell’anno è iniziato con la sveglia alle 8.
Tutti assonnati ci siamo alzati a fatica nel silenzio del mattino.
Era strano iniziare l’anno senza rimanere a letto e indubbiamente, un buon inizio.
Più tardi siamo usciti con la macchina diretti a Milano a trovare degli amici.
In autostrada Zucco si è fermato ad un autogrill per pulire i vetri, nient’altro.
Ma la macchina non è più partita e siamo rimasti fermi per più di un’ora. Dopo aver cambiato la batteria è proseguito il viaggio con un ritardo incredibile.
Avremmo potuto girare l’auto e tornarcene a casa, maledicendo la sfortuna, invece abbiamo proseguito fino a destinazione.
Quindi è volata l’ora di pranzo e gli amici hanno dovuto improvvisare un pasto per tutti.
Finalmente ci siamo salutati e poco dopo seduti a tavola in una cucina piena di luce.
Eravamo molto vicini al centro e potevamo scorgere la punta del Duomo.
Zucchetta aveva potuto rivedere il suo migliore amico dell’estate mentre Zucchetto dava il peggio di sé con la sua gelosia. Il fratello sorrideva come solo lui sa fare, appoggiato al deambulatore.
E alla fine la gita per Milano si è trasformata in una giornata passata a parlare dentro la casa in una cucina piena di luce.
Siamo rimasti anche a cena, dove abbiamo riso tanto prendendoci in giro su alcune avventure!
Infine sul tardi i discorsi diventavano sempre più confidenziali, seduti sulle poltrone della sala.
Gli argomenti erano i più svariati anche se quello principale era loro figlio, di cui avevano necessità di sfogarsi.
Ma è stato un bel modo d’iniziare l’anno, senza particolari progetti se non quello di una calorosa compagnia e di una fetta di realtà molto diversa dalla nostra.






L’incontro migliore è sempre quello con la diversità, in ogni sua forma. Tra diversi ci si intende, ci si tocca, ci si annusa…e scatta l’appartenenza alle forme estranee a noi e la scoperta, in noi, di qualcosa che non conoscevamo..