Passando per una strada strettissima di campagna, siamo finiti in un agriturismo.

 

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Il sole stava andando a dormire ma la festa di nozze doveva ancora iniziare.

Imbucati nell’ultimo parcheggio libero, siamo andati a consumare l’aperitivo a buffet.

Due tavoli in mezzo al prato ed un cartello minatorio riguardo ad un cigno aggressivo nei paraggi…

 

Nell’aria freschina abbiamo assaggiato bocconcini di vario tipo. I bimbi correvano nel prato alla ricerca di gatti e bastoni. In un momento adatto, sono riuscita a dare un pensierino al bimbo degli sposi che pare abbia apprezzato: un piccolo pupazzo di Winnie a forma di borsetta. I bimbi invece hanno dato i loro disegni agli sposi.

Verso le 20 siamo entrati nell’agriturismo e ci siamo seduti nei posti assegnati. Purtroppo i bimbi erano annoiati e delusi del tavolo vicino a persone grandi ma si sono poi distratti con un sacchettino di gadgets che molto carinamente hanno regalato ad ognuno (personalizzato a seconda dell’età!) Noi eravamo nel tavolo “rosmarino”.

 

Io ero distrutta, a causa dell’alzataccia per il sabato scolastico di Zucchetta.

Dopodiché le ore a tavola si sono susseguite in una lotta tra golosità e sonno.

La sposa amica era rilassata e girava per i tavoli. Sono riuscita a scambiar due chiacchiere con il fratello che non vedevo da una vita, con la mamma elegantissima ed il padre spiritoso. Poi la testimone della sposa è stata deliziosa con tutti i bambini che le chiedevano di fare foto con la sua macchina super professionale.

A un certo punto Zucchetta ha dato un pugno in faccia a suo fratello ed io sarei sprofondata. L’ho presa per un braccio, portata a forza in bagno dove, con sguardo fulminante, le ho detto di smetterla di comportarsi in quel modo. Oltretutto il signore che le stava vicino, cercava di farla sorridere e lei era freddamente antipatica.

Zucco giocava prima col telefono poi con gli elastici. Io ho cercato di aprire discorsi con i commensali di fronte ma purtroppo si sono esauriti molto in fretta.

A un certo punto, mi sono spostata vicino a Zucchetta e dopo un po’ Zucco l’ha portata a fare un giro.

E’ tornata che era un’altra bambina: sorridente e allegra mi raccontava di un gatto meraviglioso incontrato fuori nel prato.

Le portate erano gustose ma il tempo a tavola non passava. Finalmente è arrivata la torta, decorata con tre pupazzetti graziosi.

 

Squisita.

Infine dei fuochi d’artificio e a mezzanotte passata ce ne siamo andati a casa distrutti.

Appena entrati in casa Zucchetto è crollato sul pavimento.

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La mia Amica mi è sembrata contenta e questa è la cosa più importante.