Caro papá,
so già che leggendo questo articolo ti metterai mille problemi ma sappi che ti voglio bene e che sei stato bravissimo!

Oggi ho sentito parlare di “padri evaporati” , per me un nuovo termine.
In pratica sono i padri di oggi che non hanno più l’autorevolezza di un tempo.

Ma in questa definizione ci ho sentito puzza di bruciato.

Credo che ogni generazione abbia i suoi padri e non si debba paragonarli tra loro così come i figli, ecc.

Tutto cambia e nel mucchio ci dev’essere anche un nuovo modo di pensare.

Diciamo che con i padri di oggi il ruolo di madre é diventato più faticoso perché non hanno più senso frasi del tipo: “Stasera facciamo i conti con papà”.

Ciò non significa che il padre sia meno importante ma semplicemente diverso.

Quella figura spesso distante ed autoritaria é stata sostituita da una presenza più costante con cui la confidenza si allaccia e di conseguenza la vicinanza.
Spesso addirittura si scambiano i ruoli ma secondo me ciò che più conta è”l’unione educativa”.
Perché non credo che per i figli faccia differenza se chi è più autoritario sia il padre o la madre anche perché non hanno il paragone col passato.
Oltretutto il tempo condiviso con loro è differente.
D’altronde questo enorme sconvolgimento di ruoli sta portando ad un avvicinamento degli stessi.
Ma molte mamme si lamentano e rimpiangono la figura del padre padrone.
Io con il mio sano ottimismo credo che solo il tempo potrà darci delle risposte sugli effetti dei nuovi padri.
La logica mi fa pensare che sia più educativo un padre ad una recita che un padre serale che sgrida.

Magari questo allineamento genitoriale renderà i nostri figli più equilibrati.