UNA MAMMA BAMBINA SULLA SUA ALTALENA 

Ho puntato presto la sveglia per non rischiare ritardi proprio il primo giorno di scuola.
Stanotte alle 2 passate, Zucchetto è venuto a svegliarmi per un incubo e l’ho preso a dormire nel letto.
Al suono della sveglia sono scattata come una molla e dopo essermi preparata ho svegliato il resto della tribù.

Zucchetta, incredibilmente, non ha fatto scenate. Ha dormito con una treccia tutta arzigogolata per avere la coda mossa…
Appena alzata ha trovato una bustina dove riporre le sue cose da grande: cellulare e chiavi di casa. Poi ha passato la maggior parte del tempo in bagno.

Zucchetto era assonnato e non voleva alzarsi poi mi ha chiesto di tirargli le gambe per sgranchirlo.
La loro colazione è stata fulminea con solo un muffin al cioccolato, la nostra molto silenziosa con yogurt e caffè.
Zucchetto è tornato a raggomitolarsi sul divano in attesa di uscire.

scuola 0

Zucco era distrutto per aver lavorato fino a notte fonda.
Dovevamo uscire presto per fare la ricarica al cellulare di Zucchetta visto che già da oggi vuole tornare a casa da sola.
Ma alla fine eravamo in anticipo e siamo stati tra i primi ad arrivare davanti a scuola.
Fortuna vuole che Zucchetta ha incontrato la sua maestra delle elementari che l’ha salutata calorosamente, facendole gli auguri per le medie. Nemmeno a lei ha dato baci ma ha solo posto la guancia.

Poi pian piano sono arrivate tutte le facce note del paese tra ex compagni di materna, elementari e catechismo.
Da un lato è confortante rivedere persone che si conoscono ma dall’altro è opprimente, soprattutto se si è nati in una città.
Io trovo stimolante conoscere persone nuove e credo faccia bene.

Zucchetta per un po’ è rimasta vicino a noi in silenzio poi si è spostata per rimanere da sola.

 

Lei così indipendente all’apparenza. scuola 1
Infine ha raggiunto dei vecchi compagni e poi è stata inghiottita dalla folla.
Io mi sentivo una stupida, lì a guardare lei che se ne andava.
Lì a cercarla frettolosamente con gli occhi.
Lì ad aspettare un ultimo saluto.
Infine è uscito il preside che col megafono chiamava tutte le classi e dal lato della scuola, sono riuscita a vederla mentre sorrideva.
Bastava questo.

scuola 2

Poi è stata la volta di Zucchetto che ha confessato di essere triste ed invidioso perché sua sorella iniziava le medie.
Con il suo cappuccio blu con le orecchie, sembrava un bimbo di prima elementare.
Anche lui si è immerso nella folla dopo un grande bacio a me ed un abbraccio forte a Zucco.
Io l’ho incitato dicendogli: “fagli vedere il mostro di bravura che sei!”

E le sensazioni che provo sono altalenanti osservando l’atteggiamento dei miei figli.
Un misto di amarezza e fierezza che pervade una mamma bambina.