CLASH OF CLANS

CLASH OF CLANS

Qualche tempo fa, ho scaricato per sbaglio un gioco sul tablet: “Clash of Clans”.

Mi aveva colpito la grafica che ricordava Battle tower, molto amato da mio figlio.
Il bello di questo gioco è che si chatta con i partecipanti quindi non c’è “isolamento tecnologico”.
Il fatto è che è piaciuto a tutti: bimbi e marito.
Sono entrati in un clan ed è iniziato il delirio. Zucchetto ha messo il suo Nintendo 3DS, nuovo di zecca, in un cassetto.
Ma non è finita qui.
Visto il comportamento scorretto del capo del clan, Zucchetto ha pensato bene di formarne uno tutto suo.
Ha scelto un nome che è un programma…
Lui credeva di vedersi fioccare adesioni e invece nessuno ci entrava. Io ho cercato di dargli man forte, esortandolo a non demordere; lui ha messo in moto un’opera di convincimento per farmi partecipare.
Ma non era possibile in quanto, non avendo mai giocato, mi mancavano i requisiti per poter entrare in un clan.
Quindi ha continuato il lavaggio del cervello con Zucco che si è convinto.
Zucco, a sua volta, si è dato da fare per coinvolgere nuovi partecipanti, documentandosi sulle modalità grazie a google.
Intanto Zucchetta rimaneva fedele all’altro clan.
Pian piano sono arrivati a 22 giocatori e a quel punto anche Zucchetta ha coinvolto altri membri, spostandosi in gruppo.
E in casa non si parla d’altro tra: capi, co-capi, elisir e torri.
Ogni momento è buono per controllare il clan, fare battaglie o scriversi frasi.

È bello vederli tutti e tre così coinvolti nello stesso gioco.

Il rovescio della medaglia è che spesso sono costretta a fare da guastafeste fermando il gioco, perché non prenda il sopravvento…
http://it.m.wikipedia.org/wiki/Clash_of_Clans