Non era mia intenzione, proprio oggi, finire all’Antoniano, visto che non c’era lezione di coro ma la selezione finale per i bambini dello Zecchino d’Oro. Passando dalla scuola al cinema, sono riuscita a vedere lo studio sventrato mentre con un amico ci dicevamo che sembrava molto più grande. Per un attimo ho spento i colori immaginandomelo molto tempo fa, come ho visto tante volte dalle foto in bianco e nero. Poi tornata nell’atrio chiassoso del cinema si respirava un’aria di attesa, di speranza, di tensione. Molti genitori dei bambini delle selezioni, sparpagliati sulle poche sedie, sugli scalini, in piedi e in ogni spazio, mentre io mi sentivo un’intrusa che respirava un’eccitazione non sua. Così prima della proclamazione me ne sono andata.